Lavorazione del vetro

La tecnica viene introdotta, alla fine dell’Ottocento, da Louis Comfort Tiffany, da cui prende il nome. I passaggi per creare un lavoro Tiffany sono molteplici e di seguito riportati a grandi linee: Il primo passo è la creazione del disegno a grandezza reale della vetrata realizzato su cartoncino, tenendo conto delle regole del taglio del vetro. Ad ogni pezzo del disegno che compone la vetrata viene dato un numero.

Si fa una copia del disegno da cui si ritagliano tutti le parti numerate (dime) della giusta dimensione grazie ad una forbice particolare che tiene conto dello spessore di rame che verrà aggiunto al vetro successivamente.

Si riporta sul vetro, tramite un pennarello indelebile, il contorno della "dima" e si procede al taglio delle diverse forme che vengono disposte mano a mano sul disegno originale, che funge da guida per la realizzazione del lavoro. Ogni pezzo viene quindi molato, lavato e bordato con una sottile striscia di rame e riposizionato sul disegno che funge da guida. Si procede poi con l'ultima fase del lavoro, la saldatura, l'unione dei pezzi uno con l'altro tramite lo stagno che verrà fuso col saldatore su entrambi i lati.

A processi ultimati, a seconda dell'utilizzo e del posizionamento della vetrata, si può inserire il lavoro fra due vetri di sicurezza che evitano il pericolo derivante da eventuali rotture dovute a urti o impatti di oggetti contro il vetro.