Nel Medioevo le arti figurative erano considerate arti manuali, le botteghe erano delle piccole industrie e nella produzione rientravano anche gli oggetti d’uso quotidiano. Anche i più grandi maestri non disdegnavano di decorare stendardi da processione, reliquiari, pale d'altare, insegne pubbliche, scatole per il ricamo o creare cartoni per le vetrate. Non esisteva distinzione netta tra artista e artigiano.
Dal Rinascimento in poi avviene una presa di coscienza e una rivalutazione del ruolo dell'artista ad opera di personaggi come Leonardo e Michelangelo che portano nei secoli successivi l'artista a divenire dotto creatore di opere di "Bella Arte". L'allievo artista nella bottega riceve ora una forte formazione culturale, impara a leggere, scrivere e contare, diventa istruito differenziandosi nettamente dall'artigiano, e innalzando il proprio ruolo e ceto rispetto alla maggioranza del popolo allora analfabeta. Una trasformazione che ha influsso anche sulla terminologia e che in ambito artistico comincia a distinguere tra le cosiddette arti
'maggiori' (pittura, scultura e architettura) o arti liberali e arti 'minori' (oreficeria, miniatura, avori per citarne alcune); le prime, sono la forma d'arte per eccellenza mentre le seconde, vengono relegate ad un ruolo inferiore di 'artigianato artistico' frutto di un lavoro meccanico e non intellettuale. Con la rivoluzione industriale intorno al 1850 compare poi il termine "Arte applicata" come insieme delle applicazioni di forme d'arte al progetto di oggetti industriali per renderli anche belli esteticamente. In questo senso l'arte non è più "pura" e assume un senso pratico atto a soddisfare una richiesta del mercato.
La mia idea di arte applicata consiste oggi nella trasformazione e decorazione artistica di un oggetto di uso quotidiano rendendolo particolare attraverso interventi strutturali e decorativi. Recupero così vecchi mobili che trasformo applicando la tecnica pittorica o la tecnica tiffany o il mosaico in un lavoro di ricerca per dare all'oggetto un valore estetico. Altro ambito è l'applicazione dell'arte pittorica nella decorazione di strumenti musicali quali clavicembali o spinette che si prestano ad essere valorizzati con rappresentazioni paesaggistiche di tipo classico o quadri moderni.
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