E' la tecnica pittorica più diffusa nel mondo, si basa essenzialmente sull’utile proprietà dell’olio di potersi mescolare con i colori ridotti in finissima polvere (pigmenti coloranti ricavati dal mondo minerale, animale e vegetale) e di essiccare insieme ad essi, più o meno lentamente a contatto con l’aria. Gli oli più adatti per l’impasto con i pigmenti sono l’olio di lino o di noce che, dopo vari trattamenti, assumono un’assoluta limpidezza e trasparenza.
La pittura ad olio può essere stesa su qualsiasi superficie; su tele, su tavole di legno o cartoni convenientemente preparati attraverso diversi tipi di imprimitura. L'imprimitura è una preparazione che serve a creare una superficie, al di sopra della tela o tavola, più o meno levigata, una base su cui i colori possano aderire in modo ottimale.
corsi d'arteCon l’olio è possibile realizzare opere di grande effetto e brillantezza. Preferisco questa tecnica per i tanti vantaggi che offre: le tinte non cambiano di tono asciugando, la possibilità di lavorare con calma senza paura che i colori secchino velocemente e di poter quindi apportare modifiche sia durante la stesura dell’opera, sia dopo. Altro aspetto positivo è poi la possibilità di creare effetti diversi: si può lavorare a rilievo usando molto pigmento non diluito o a velatura, cioè si costruisce l'opera attraverso la sovrapposizione di strati sottili di colore più o meno trasparente. La regola di base della sovrapposizione è detta del ‘grasso su magro’, ovvero gli strati dovranno essere sempre più ricchi d’olio quanto più ci si avvicina a quelli finali. Inoltre ogni strato successivo dovrebbe essere applicato su uno strato asciutto.
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